La corruzione è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo delle infrastrutture sicure ed adeguate e allo sviluppo sostenibile di un Paese. Questo può avere le seguenti conseguenze:
Costo umano: la corruzione uccide (strade meno buone/infrastrutture pericolose, ospedali pericolosi/scarsa assistenza sanitaria, scuole pericolose; scarsa sicurezza; mancata applicazione di regole/procedure ambientali).
Costo economico: costo globale 5% del Prodotto Interno Lordo globale (1,5 trilioni di dollari anno); 5% nel settore costruzioni (200 bilioni di dollari anno).
Costo Nazionale: riduzione degli investimenti; distorsione della spesa pubblica; contribuzione all’esaurimento dei fondi pubblici; elusione delle garanzie di sicurezza e ambientali; una crescita economica più lenta (PIL Italia <1% 2017-2018; fonte S&P).
Missione e priorità delle Istituzioni e dell’ANAC in Italia è la prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche/società partecipate. Questo ha come effetto l’adozione di metodologie per le stazioni appaltanti conformi alla Legge di riferimento (Legge 190/2012) ed allo standard internazionale ISO 37001:2016.
Le Stazioni appaltanti che adotteranno i requisiti dello Standard ISO 37001:2016 dovranno gestire i Soci in Affari (parte esterna con cui la Stazione appaltante ha o progetta di stabilire una qualsiasi forma di relazione commerciale – rif. 3.26 dello Standard), e dovranno (obbligatoriamente) determinare se il Socio in Affari (fornitore, appaltatore) metta in atto controlli per la prevenzione della corruzione (rif. 8.5.2).
Se ciò non è fattibile tali controlli devono essere pretesi (rif. 8.5.2 b) 1) ), oppure si interrompe la relazione con il Socio in Affari. A questo punto sarà più semplice per la Stazione appaltante, per soddisfare le precedenti regole, richiedere come pre-requisito ai Soci in affari (fornitori e appaltatori), per partecipare alle gare d’appalto, la certificazione di conformità allo standard ISO 37001:2016.
Stessa dinamica già accade per le grandi Società o per le Multinazionali nei confronti dei propri Soci in affari (fornitori e appaltatori).
Tutto ciò innesca un processo virtuoso che porterà all’adozione dei requisiti descritti ed alla certificazione ISO 37001:2016 delle Aziende; a regime si potrà “rimanere nel mercato“, sia Pubblico che Privato, solo se si è in grado di dimostrare di possedere una certificazione di parte terza ISO 37001:2016.
Ciò premesso come possono le Aziende far fronte a questa sfida virtuosa ? … Facendo certificare ISO 37001:2016 l’Azienda da CERTIFICATION, cogliendo la Certificazione come “opportunità” e “protezione” per garantire la continuità del Business dell’Azienda stessa.
Angelo Ing. Freni